LE SUORE ZELATRICI DEL S. CUORE “FERRARI”
La congregazione trae origine dalla compagnia delle “Pie Dame Zelatrici del Sacro Cuore”. Fu fondata all’Aquila nel 1879 da Maria Ferrari (1824-1896) per l’assistenza a domicilio degli anziani e degli ammalati.
Il vescovo aquilano Augusto Antonino Vicentini approvò la società come Pia Unione nel 1892.
Nel 1918 Giovanni Garigliano, insigne canonista e amministratore apostolico della diocesi, per assicurare un futuro all’Istituzione, volle che i suoi membri prendessero i voti e che la pia unione si trasformasse così in congregazione religiosa. Con un atto datato 14 Aprile 1923, il vescovo Adolfo Turchi approvò le Zelatrici del Sacro Cuore come congregazione di diritto diocesano.
L’Istituto ottenne dalla Congregazione per i Religiosi il riconoscimento ecclesiastico di istituzione di diritto pontificio con il decreto del 1º luglio 1982, con il quale vennero approvate anche le sue costituzioni.
Le Zelatrici del Sacro Cuore “Ferrari” si dedicano a varie opere di carità, particolarmente all’assistenza agli infermi e all’istruzione ed educazione cristiana della gioventù.
La Casa Generalizia dell’Istituto delle Suore Zelatrici del Sacro Cuore “Ferrari” è all’Aquila, in via Santa Chiara d’Aquili 20.
Maria Ferrari aveva inizialmente riunito un gruppetto di compagne – le “Pie Dame del Cuore di Gesù” – che prenderanno il nome di Zelatrici del Sacro Cuore ed otterranno il riconoscimento ufficiale della Chiesa nel 1890/91. Da qui, alla fondazione dell’Istituto delle Suore Zelatrici del Sacro Cuore , il passo fu breve.
Da allora la vita delle Suore si inserisce sempre più profondamente in quella della città dell’Aquila.
Le attività assistenziali, promosse dalla M. Fondatrice e continuate dalle sue figlie, sono: opere di collaborazione parrocchiale, assistenza ai bambini di famiglie disagiate, Scuola Materna, Casa di Cura, istituzioni per anziani e giovani.
Le Suore dell’Istituto operano non solo all’Aquila ma anche in altre località in Italia, nelle Isole Filippine, in Indonesia, a Timor Leste.